Lumigan 0,3 mg/ml collirio, soluzione (Bimatoprost): sicurezza e modo d’azione
Lumigan 0,3 mg/ml collirio, soluzione (Bimatoprost) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:
Riduzione della pressione intraoculare elevata nel glaucoma cronico ad angolo aperto e
nellโipertensione oculare negli adulti (come monoterapia o come terapia aggiuntiva ai beta-bloccanti).
Lumigan 0,3 mg/ml collirio, soluzione: come funziona?
Ma come funziona Lumigan 0,3 mg/ml collirio, soluzione? Qual รจ il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.
Farmacodinamica di Lumigan 0,3 mg/ml collirio, soluzione
Categoria farmacoterapeutica: oftalmologici, analoghi della prostaglandina, codice ATC: S01EE03 Meccanismo dโazione
Il meccanismo dโazione con il quale il bimatoprost riduce la pressione intraoculare nellโuomo si esplica nellโaumentare il deflusso dellโumore acqueo sia trabecolare che uveo-sclerale. La riduzione della
pressione intraoculare inizia allโincirca 4 ore dopo la prima somministrazione, lโeffetto massimo si raggiunge allโincirca entro 8-12 ore. Lโeffetto dura almeno 24 ore.
Il bimatoprost รจ un potente agente ipotensivo oculare. Esso รจ una prostamide sintetica, strutturalmente correlata alla prostaglandina F2? (PGF2?), ma che non agisce attraverso nessuno dei recettori prostaglandinici conosciuti. Il bimatoprost imita selettivamente gli effetti delle sostanze biosintetiche recentemente scoperte, chiamate prostamidi. Il recettore prostamidico, comunque, non รจ stato ancora strutturalmente identificato.
Durante 12 mesi di trattamento in monoterapia con LUMIGAN 0,3 mg/ml su pazienti adulti, versus timololo, la variazione media rispetto al valore basale della pressione intraoculare misurata al mattino (08:00) variava da โ7,9 a โ8,8 mmHg. Ad ogni visita, nel corso dei 12 mesi di studio, i valori medi della IOP diurna, mostravano oscillazioni non superiori ad 1,3 mmHg nellโarco della giornata e non superavano mai i 18,0 mmHg.
In uno studio clinico a 6 mesi con LUMIGAN 0,3 mg/ml, verso latanaprost, รจ stata osservata una riduzione statisticamente superiore della PIO media al mattino (intervallo da -7,6 a -8,2 mmHg per il bimatoprost versus un intervallo da -6,0 a -7,2 mmHg per il latanaprost) in tutte le visite e per tutta la durata dello studio. Lโiperemia congiuntivale, la crescita delle ciglia e il prurito oculare sono risultati piรน elevati in misura statisticamente significativa con il bimatroprost rispetto al latanoprost, tuttavia, la percentuale dโinterruzione dello studio dovuta ad effetti indesiderati รจ stata bassa e priva di differenze statisticamente significative.
In confronto al trattamento con il beta-bloccante da solo, la terapia combinata di beta-bloccanti e LUMIGAN 0,3 mg/ml determinava una riduzione media della pressione intraoculare misurata al mattino (08:00) da โ6,5 a โ8,1 mmHg.
Esperienza limitata si ha in pazienti affetti da glaucoma ad angolo-aperto pseudoesfoliativo e pigmentario, e glaucoma cronico ad angolo chiuso con iridotomia pervia.
Durante gli studi clinici non sono stati riscontrati effetti clinicamente rilevanti sulla frequenza cardiaca e sulla pressione sanguigna.
Popolazione pediatrica
La sicurezza e lโefficacia di LUMIGAN nei bambini di etร compresa tra 0 e 18 anni non sono state stabilite.
Lumigan 0,3 mg/ml collirio, soluzione: come si assorbe e si elimina?
Abbiamo visto qual รจ il meccanismo d’azione di Lumigan 0,3 mg/ml collirio, soluzione, ma รจ altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherร ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo piรน il farmaco nell’organismo.
Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.
Farmacocinetica di Lumigan 0,3 mg/ml collirio, soluzione
Assorbimento
In vitro
il bimatoprost penetra bene nella cornea e nella sclera umana. Dopo somministrazione oculare negli adulti, lโesposizione sistemica al bimatoprost รจ molto bassa senza fenomeni di accumulo nel tempo. Dopo somministrazione giornaliera di una goccia di LUMIGAN 0,3 mg/ml in entrambi gli occhi, per un periodo di due settimane, la concentrazione ematica raggiungeva il picco entro 10 minuti dopo lโinstillazione e scendeva al di sotto del limite piรน basso di rilevazione (0,025 ng/ml) entro 1,5 ore dopo la somministrazione. I valori medi di Cmax e AUC 0-24hrs sono risultati simili al 7ยฐ e al 14ยฐ giorno, ed erano rispettivamente circa 0,08 ng/ml e 0,09 ng?
h/ml; questi valori indicano che si era raggiunta una concentrazione costante di bimatoprost durante la prima settimana di somministrazione oculare.
Distribuzione
Il bimatoprost viene distribuito moderatamente nei tessuti corporei e il volume sistemico di distribuzione nellโuomo allo steady-state รจ di 0,67 l/kg. Nel sangue umano, il bimatoprost si trova principalmente nel plasma. Il legame alle proteine plasmatiche del bimatoprost รจ di circa lโ88%.
Biotrasformazione
Dopo la somministrazione oculare il bimatoprost risulta il maggiore componente circolante nel sangue, una volta raggiunta la circolazione sistemica. Bimatoprost, sottoposto poi a ossidazione, N- deetilazione e glucuronidazione va a formare diversi metaboliti.
Eliminazione
Il bimatoprost viene eliminato principalmente tramite escrezione renale, fino al 67% di una dose endovenosa somministrata in volontari sani adulti veniva escreta per via urinaria, il 25% della dose veniva escreta tramite le feci. L’emivita di eliminazione, determinata dopo somministrazione endovenosa, รจ stata di circa 45 minuti; la clearance totale del sangue รจ stata di 1,5 l/h/kg.
Caratteristiche nei pazienti anziani
Dopo due dosaggi giornalieri di LUMIGAN 0,3 mg/ml, il valore medio di AUC0-24hr
pari a 0,0634 ng?h/ml di bimatoprost nei pazienti anziani (soggetti di 65 anni o oltre) era significativamente piรน alto rispetto al valore di 0,0218 ng?h/ml riscontrato in pazienti giovani sani. Questo risultato non รจ tuttavia importante dal punto di vista clinico in quanto lโesposizione sistemica sia nei soggetti anziani che nei giovani rimaneva, con somministrazioni oculari, molto bassa. Non รจ stato riscontrato accumulo di bimatoprost nel sangue con il passare del tempo, mentre il profilo di sicurezza era lo stesso sia in pazienti anziani che giovani.
Lumigan 0,3 mg/ml collirio, soluzione: รจ un farmaco sicuro?
Abbiamo visto come Lumigan 0,3 mg/ml collirio, soluzione agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Lumigan 0,3 mg/ml collirio, soluzione รจ un farmaco sicuro?
Prima di tutto รจ necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.
Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.
Lumigan 0,3 mg/ml collirio, soluzione: dati sulla sicurezza
In studi non-clinici sono stati osservati effetti soltanto ad esposizioni considerate significativamente superiori allโesposizione umana massima, il che depone per una scarsa rilevanza clinica.
Nelle scimmie la somministrazione oculare giornaliera di bimatoprost a concentrazioni ? 0,3 mg/ml per un anno, ha causato un aumento della pigmentazione iridea ed effetti perioculari reversibili dose- dipendenti, caratterizzati da un prominente solco superiore e/o inferiore ed allargamento della fessura palpebrale. Il meccanismo di aumento della pigmentazione iridea sembrerebbe dovuto ad una
aumentata stimolazione nella produzione di melanina nei melanociti e non allโaumento del numero di melanociti. Non sono state osservate modificazioni funzionali o microscopiche legate agli effetti perioculari, ed รจ sconosciuto il meccanismo dโazione relativo ai cambiamenti perioculari riscontrati.
In una serie di studi in vitro e in vivo il bimatoprost non si รจ rivelato mutageno o carcinogeno.
Bimatoprost non ha danneggiato la fertilitร in ratti a dosi fino a 0,6 mg/kg/al giorno (almeno 103 volte la dose utilizzata per lโuomo). In studi sullo sviluppo dellโembrione/ feto sono stati osservati aborti, ma non effetti sullo sviluppo, in topi e ratti a dosi che erano, rispettivamente, almeno 860 o 1.700 volte piรน alte rispetto alle dosi umane. Queste dosi risultavano in esposizioni sistemiche di almeno,
rispettivamente, 33 o 97 volte piรน alte di quelle indicate per lโuomo. In studi peri/post natali effettuati su ratti, la tossicitร materna causava un periodo di gestazione ridotto, morte del feto e diminuzione del peso dei cuccioli, a dosi ? 0,3 mg/kg/al giorno (almeno 41 volte rispetto a quella indicata per lโuomo). Le funzioni neuro comportamentali della prole non erano coinvolte.
Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.
Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.
Lumigan 0,3 mg/ml collirio, soluzione: si puรฒ prendere insieme ad altri farmaci?
Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco รจ sicuro o no, รจ quello delle interazioni con altri farmaci.
Puรฒ infatti capitare che un farmaco, di per sรฉ innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.
Questo รจ vero anche per i prodotti erboristici: classico รจ l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.
Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Lumigan 0,3 mg/ml collirio, soluzione
Lumigan 0,3 mg/ml collirio, soluzione: interazioni
Non sono stati effettuati studi di interazione.
Non si prevedono interazioni nellโuomo, in quanto, dopo somministrazione oculare di bimatoprost 0,3 mg/ml collirio, soluzione, le concentrazioni sistemiche di bimatoprost sono estremamente basse (inferiori a 0,2 ng/ml). Il bimatoprost viene biotrasformato attraverso diversi
sistemi enzimatici. Negli studi preclinici effettuati, non sono stati riscontrati effetti su enzimi epatici deputati alla metabolizzazione dei farmaci.
Negli studi clinici, LUMIGAN รจ stato utilizzato in concomitanza con diversi prodotti oftalmici beta- bloccanti senza alcuna evidenza di interazione.
LUMIGAN non รจ stato valutato, nella terapia aggiuntiva antiglaucomatosa, con agenti diversi dai beta- bloccanti topici.
ร possibile che lโeffetto di riduzione della PIO degli analoghi delle prostaglandine (ad es. LUMIGAN) sia minore nei pazienti affetti da glaucoma o ipertensione oculare se utilizzati congiuntamente ad altri analoghi delle prostaglandine (vedere paragrafo 4.4).
Lumigan 0,3 mg/ml collirio, soluzione: posso guidare la macchina se lo prendo?
Un capitolo poco noto e molto sottovalutato รจ quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacitร di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.
Molti farmaci riducono la capacitร di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacitร fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni
E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.
Lumigan 0,3 mg/ml collirio, soluzione: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari
LUMIGAN altera in modo trascurabile la capacitร di guidare veicoli e lโuso di macchinari. Come per altri trattamenti per uso oftalmico, se allโapplicazione delle gocce si verifica un transitorio offuscamento della visione, il paziente prima di guidare veicoli o utilizzare macchinari deve aspettare che la visione torni nitida.
Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco