Praluent: effetti collaterali e controindicazioni

Praluent: effetti collaterali e controindicazioni

Praluent (Alirocumab) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Praluent è indicato in adulti con ipercolesterolemia primaria (familiare eterozigote o non familiare) o dislipidemia mista, in aggiunta alla dieta:

in associazione con una statina o una statina con altre terapie ipolipemizzanti in pazienti non in grado di raggiungere gli obiettivi per il colesterolo LDL (C-LDL) con la dose massima tollerata di statine oppure

in monoterapia o in associazione con altre terapie ipolipemizzanti in pazienti intolleranti alle statine o per i quali una statina è controindicata.

L’effetto di Praluent su morbilità e mortalità cardiovascolare non è stato ancora determinato.

Praluent: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, però, anche Praluent ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Praluent, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Praluent: controindicazioni

Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

Praluent: effetti collaterali

Riepilogo del profilo di sicurezza
In dieci studi clinici controllati di fase 3, che hanno coinvolto pazienti con ipercolesterolemia primariae dislipidemia mista, le reazioni avverse più comuni erano reazioni locali nel sito d’iniezione, segni esintomi delle alte vie respiratorie, e prurito.
Le reazioni avverse più comuni che hanno portatoall’interruzione del trattamento nei pazienti trattati con Praluent erano reazioni locali nel sitod’iniezione.
L’unica reazione avversa identificata nell’ODYSSEY OUTCOMES (uno studio di outcomecardiovascolare a lungo termine) è stata la reazione nel sito di iniezione.
Il profilo di sicurezza dell’ODYSSEY OUTCOMES è stato coerente con il profilo globale di sicurezzadescritto negli studi clinici controllati di fase 3.Non è stata osservata alcuna differenza nel profilo di sicurezza delle due dosi (75 mg e 150 mg) usatenegli studi di fase 3.
Tabella delle reazioni avverseNei pazienti trattati con alirocumab negli studi controllati aggregati e/o uso post-marketing sono statesegnalate le seguenti reazioni avverse (vedere Tabella 1).
Le frequenze per tutte le reazioni avverse identificate in studi clinici sono state calcolate sulla basedell’incidenza negli studi clinici di fase 3 aggregati.
Le reazioni avverse sono presentate in base allaclassificazione per sistemi e organi. Le categorie di frequenza sono definite come segue: moltocomune (≥1/10); comune (≥1/100, <1/10); non comune (≥1/1.000, <1/100); raro (≥1/10.000,<1/1.000); molto raro (<1/10.000) e non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei datidisponibili).
La frequenza delle reazioni avverse segnalate durante l’uso post-marketing non può essere determinatapoiché derivano da segnalazioni spontanee.
Di conseguenza la frequenza di questi eventi avversi è classificata come “non nota”.

Tabella 1 – Reazioni avverse segnalate nei pazienti trattati con alirocumab in studi controllati e uso post-marketing

Classificazione per sistemi ed organi Comune Raro Non nota
Disturbi del sistema immunitario Ipersensibilità, vasculite da ipersensibilità
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Segni e sintomi delle alte vie respiratorie*
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Prurito Orticaria, eczema nummulare
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Reazioni nel sito di iniezione** Sindrome simil-influenzale

* compresi soprattutto dolore orofaringeo, rinorrea, starnuti
** compresi eritema/rossore, prurito, gonfiore,dolore/indolenzimento

Descrizione di reazioni avverse selezionate

Reazioni locali nel sito d’iniezione

Sono state riferite reazioni locali nel sito d’iniezione, compresi eritema/rossore, prurito, gonfiore edolore/indolenzimento, nel 6,1% dei pazienti trattati con alirocumab rispetto al 4,1% nel gruppo dicontrollo (che ha ricevuto iniezioni di placebo).
La maggior parte delle reazioni nel sito d’iniezione eratransitoria e di intensità lieve.
Il tasso di interruzione della terapia a causa di reazioni locali nel sitod’iniezione era comparabile tra i due gruppi (0,2% nel gruppo alirocumab rispetto a 0,3% nel gruppodi controllo).
Nello studio sugli outcome cardiovascolari (ODYSSEY OUTCOMES) le reazioni nelsito di iniezione si sono verificate più frequentemente nei pazienti trattati con alirocumab, che in quellitrattati con placebo (3,8% alirocumab verso 2,1% placebo).

Reazioni allergiche generali

Sono state segnalate reazioni allergiche generali più spesso nel gruppo alirocumab (8,1% dei pazienti)rispetto al gruppo di controllo (7,0% dei pazienti), principalmente a causa di una differenzanell’incidenza di prurito. I casi di prurito osservati erano tipicamente lievi e transitori.
Inoltre, neglistudi clinici controllati sono state segnalate reazioni allergiche rare e talvolta gravi comeipersensibilità, eczema nummulare, orticaria e vasculite da ipersensibilità. (Vedere paragrafo 4.4).
Nello studio sugli outcome cardiovascolari (ODYSSEY OUTCOMES), le reazioni allergiche generalierano simili sia nei pazienti trattati con alirocumab che in quelli trattati con placebo (7,9% alirocumab,7,8% placebo).
Nessuna differenza è stata riscontrata nell’incidenza del prurito.

Popolazioni particolari

Anziani

Sebbene non siano stati osservati problemi di sicurezza nei pazienti di età superiore ai 75 anni, i dati inquesta fascia di età sono limitati.Negli studi controllati di fase 3 sull’ipercolesterolemia primaria e dislipidemia mista, 1.158 pazienti(34,7%) trattati con Praluent avevano un’età ≥65 anni e 241 pazienti (7,2%) trattati con Praluentavevano un’età ≥75 anni.
Nello studio controllato sugli outcome cardiovascolari, 2025 pazienti(26,5%) trattati con Praluent avevano un’età ≥ 65 anni e 493 pazienti (5.2%) trattati con Praluentavevano un’età ≥ 75 anni.
Non sono state osservate differenze significative nella sicurezza enell’efficacia all’aumentare dell’età.

Studio sulla somministrazione effettuata ogni 4 settimane

Il profilo di sicurezza di pazienti trattati con un regime posologico di 300 mg una volta ogni 4settimane (mensile), era simile al profilo di sicurezza del programma di studi clinici con regimeposologico di due settimane, ad eccezione di un tasso più alto di reazioni locali nel sito di iniezione.
Le reazioni locali nel sito di iniezione sono state riportate nel complesso con una frequenza del 16.6%nel gruppo di trattamento con alirocumab 300 mg una volta ogni 4 settimane e del 7,9% nel gruppoplacebo.
I pazienti nel gruppo alirocumab 300 ogni 4 settimane hanno ricevuto alternativamenteiniezioni di placebo per mantenere in cieco la frequenza dell’iniezione.
Escludendo le reazioni localinel sito d’iniezione (ISR), che si sono verificate dopo queste iniezioni di placebo, la frequenza delleIRS era del 11,8%. Il tasso di abbandono dovuto alle reazioni locali nel sito d’iniezione era dello 0,7% nel gruppo di trattamento 300 mg una volta ogni 4 settimane e dello 0% nel gruppo placebo.

Valori di C-LDL <25 mg/dl (<0,65 mmol/l)

In tutti gli studi clinici la terapia ipolipemizzante di fondo non poteva essere modificata in accordo conil disegno dello studio.
La percentuale dei pazienti che hanno raggiunto valori di C-LDL < 25 mg/dl(<0,65 mmol/l) dipendeva sia dai livelli basali di C-LDL sia dalla dose di alirocumab.
In un’analisi aggregata di studi controllati che ha impiegato una dose di partenza di 75 mg ogni duesettimane e in cui la dose era aumentata a 150 mg ogni due settimane se il C-LDL del paziente nonera < 70 mg/dl o < 100 mg/dl (1,81 mmol/l o 2,59 mmol/l), il 29,3% dei pazienti con C-LDL al basale< 100 mg/dl e il 5% dei pazienti con C-LDL al basale ≥ 100mg/dl trattati con alirocumab ha avuto duevalori consecutivi di C-LDL < 25 mg/dl (<0,65 mmol/l).
Nello studio ODYSSEY OUTCOMES, in cuila dose di partenza di alirocumab era 75 mg ogni due settimane e la dose era aumentata a 150 mg ognidue settimane se il C-LDL del paziente non era <50 mg/dl (1.29 mmol/l), il 54.8% dei pazienti con CLDL < 100 mg/dl al basale e il 24,2% dei pazienti con C-LDL ≥ 100 mg/dl al basale hanno avuto duevalori consecutivi di C-LDL <25 mg /dl (<0,65 mmol/l) durante il periodo di trattamento conalirocumab.
Sebbene negli studi con alirocumab non siano state identificate conseguenze avverse di un C-LDLmolto basso, gli effetti a lungo termine di livelli molto bassi di C-LDL non sono noti.
Un aumento delrischio di nuova insorgenza di diabete è stato associato in letteratura a livelli più bassi di C-LDL sia instudi genetici che in studi clinici osservazionali con terapie ipolipemizzanti.

Immunogenicità/anticorpi anti-farmaco (ADA-Anti-Drug-Antibodies)

Nello studio ODYSSEY OUTCOMES, la presenza di anticorpi anti- farmaco (ADA) dopo l’inizio deltrattamento è stata rilevata nel 5,5% dei pazienti trattati con alirocumab 75 mg e/o 150 mg ogni 2settimane rispetto all’1,6% dei pazienti trattati con placebo; la maggior parte di queste risposte sonostate transitorie. Risposte ADA persistenti sono state osservate nello 0,7% dei pazienti trattati conalirocumab e nello 0,4% dei pazienti trattati con placebo.
Risposte degli anticorpi neutralizzanti(neutralising antibodies, NAb) sono state osservate nello 0,5% dei pazienti trattati con alirocumab e in<0,1% dei pazienti trattati con placebo.Le risposte anticorpali con anticorpi anti-farmaco, inclusi i NAb, erano a basso titolo e nonsembravano avere un’impatto clinicamente significativo sull’efficacia e sulla sicurezza di alirocumab,ad eccezione di un tasso più alto di reazioni al sito di iniezione nei pazienti con ADA indotti daltrattamento, a confronto con i pazienti ADA-negativi (7,5% verso 3,6%).
Le conseguenze a lungotermine di un trattamento continuato con alirocumab in presenza di ADA non sono note.In un pool di dieci studi aggregati controllati verso placebo e verso farmaco attivo in pazienti trattaticon alirocumab 75 mg e/o 150 mg ogni due settimane o, in uno studio separato in pazienti trattati conalirocumab 75 mg ogni due settimane o 300 mg ogni 4 settimane (inclusi alcuni pazienti conaggiustamento della dose a 150 mg ogni due settimane), l’incidenza di rilevazionee di ADA e NAb erasimile ai risultati ottenuti dallo studio ODYSSEY OUTCOMES descritto sopra. I dati di immunogenicità sono fortemente dipendenti dalla sensibilità e specificità del test ADA.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinaleè importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio delmedicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite ilsistema nazionale di segnalazione riportato nell’Allegato V

Praluent: avvertenze per l’uso

Reazioni allergiche

Negli studi clinici sono state riferite reazioni allergiche generali, compreso prurito, nonché reazioni allergiche rare e talvolta gravi come ipersensibilità, eczema nummulare, orticaria e vasculite da ipersensibilità (vedere paragrafo 4.8). Se compaiono segni o sintomi di reazioni allergiche gravi, il trattamento con Praluent deve essere interrotto e deve essere avviato opportuno trattamento sintomatico (vedere paragrafo 4.3).

Compromissione renale

Negli studi clinici i pazienti con compromissione renale severa (definita come eGFR< 30 mL/min/1,73m2) sono poco rappresentati (vedere paragrafo 5.2). Praluent deve essere usato con cautela in pazienti con compromissione renale severa.

Compromissione epatica

Pazienti con compromissione epatica severa (Child-Pugh C) non sono stati studiati (vedere paragrafo 5.2). Praluent deve essere usato con cautela in pazienti concompromissione epatica severa.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco