Veramon

Principio attivo: Propifenazone+paracetamolo
Confezione: 10 Cpr 286 mg+200 mg
Forma Farmaceutica: Compresse
Gruppo Terapeutico: Analgesici Antipiretici
Casa Farmaceutica: Sofar Spa
Prezzo: €.  7.90

Indicazioni

Cefalea, mal di denti, nevralgie, dolori reumatici (torcicollo, lombaggine), dolori mestruali. Come antifebbrile nell’influenza e negli stati febbrili in genere.


Modo d'uso


1-2 compresse 2-3 volte al giorno. Nei bambini fra 3 e 12 anni utilizzare una dose dimezzata. Non superare le dosi consigliate.


Controindicazioni


Ipersensibilità ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti; emopatie quali granulocitopenia; porfiria acuta intermittente. I prodotti a base di paracetamolo sono controindicati nei pazienti con manifesta insufficienza della glucosio-6-fosfato deidrogenasi ed in quelli affetti da grave anemia emolitica. Grave insufficienza epatocellulare. Non somministrare ai bambini di età inferiore ai 3 anni


Avvertenze


Si raccomanda di non impiegare il farmaco a dosi superiori a quelle indicate e per periodi di tempo non superiori a 10 giorni. Non somministrare per oltre 3 giorni consecutivi senza consultare il medico. Utilizzare con cautela nei soggetti con insufficienza renale o epatica. E’ sconsigliabile l’uso del prodotto nei bambini di età inferiore ai 3 anni, nei primi tre mesi di gravidanza e durante l’allattamento; utilizzare con prudenza durante il restante periodo della gravidanza. L’assunzione delle preparazioni per uso orale deve avvenire a stomaco pieno. Somministrare con cautela nei soggetti con insufficienza renale od epatica.
Durante il trattamento con paracetamolo prima di assumere qualsiasi altro farmaco controllare che non contenga lo stesso principio attivo, poiché se il paracetamolo è assunto in dosi elevate si possono verificare gravi reazioni avverse. Dosi elevate o prolungate del prodotto possono provocare una epatopatia ad alto rischio e alterazioni del rene e del sangue anche gravi. Nei rari casi di reazioni allergiche la somministrazione deve essere sospesa. Invitare il paziente a contattare il medico prima di associare qualsiasi altro farmaco. Vedere anche la voce «Interazioni».


Interazioni


Il farmaco può interagire con alcool, alcuni ipoglicemizzanti (acetoesamide, clorpropamide, tolbutamide), anticoagulanti (Warfarin), fenitoina. Nel corso della terapia
con anticoagulanti orali si consiglia di ridurre le dosi. Usare con estrema cautela e sotto stretto controllo durante il trattamento cronico con farmaci che possono determinare l’induzione delle monossigenasi epatiche o in caso di esposizione a sostanze che possono avere tale effetto (per esempio rifampicina, cimetidina, antiepilettici quali glutetimide, fenobarbital, carbamazepina). La somministrazione di paracetamolo può interferire con la determinazione della uricemia (mediante il metodo dell’acido fosfotungstico) e con quella della glicemia (mediante il metodo della glucosio-ossidasi- perossidasi).


Gravidanza


E’ sconsigliabile l’uso nei primi tre mesi di gravidanza e durante l’allattamento. Durante il secondo e terzo trimestre di gravidanza si consiglia di somministrare il prodotto solo in casi di effettiva necessità e sotto il diretto controllo del Medico.


Effetti sulla guida


Non sono noti effetti sulla capacità di guidare e sull’uso di macchinari.


Effetti indesiderati


Con l’uso di paracetamolo sono state segnalate reazioni cutanee di vario tipo e gravità inclusi casi di eritema multiforme, sindrome di Stevens Jobnson e necrolisi epidermica. Sono state segnalate reazioni di ipersensibilità quali ad esempio angioedema, edema della laringe, shock anafilattico. Inoltre sono stati segnalati i seguenti effetti indesiderati: trombocitopenia, leucopenia, anemia, agranulocitosi, alterazioni della funzionalità epatica ed epatiti, alterazioni a carico del rene (insufficienza renale acuta, nefrite interstiziale, ematuria, anuria) reazioni gastrointestinali e vertigini.
In caso di iperdosaggio il paracetamolo può provocare citolisi epatica che può evolvere verso la necrosi massiva, e irreversibile.


Sovradosaggio


Sintomi
L’assunzione erronea di quantità superiori a quelle consigliate può provocare convulsioni specie nei bambini. L’intossicazione acuta si manifesta con anoressia, nausea e vomito seguiti da profondo decadimento delle condizioni generali.
Trattamento
I provvedimenti comprendono lo svuotamento gastrico, la somministrazione di cortisone, la diuresi forzata, l’emodialisi, l’impiego della cisteamina e dell’acetilcisteina come sostanze coniuganti.


Glutine
Assente
Lattosio
Assente