Anacidol
Principio attivo: Alluminio Idrossido+magnesio Idrossido+dimeticone+latte In Polvere
Confezione: 20 Cpr Mast Tubo
Forma Farmaceutica: Compresse/tavolet.masticabili
Gruppo Terapeutico: Gastrointestinali Antiacidi
Casa Farmaceutica: A.menarini Ind.farm.riun.srl
Prezzo: €. 6.50
Indicazioni
Gastralgie, ipercloridrie, bruciore gastrico, aerofagia.
Modo d'uso
Per l'ampio margine di tollerabilità non vi sono limitazioni rigorose di dosaggio. La posologia media consigliata è di 2 compresse due o più volte al giorno, ai pasti e al momento dell'insorgenza dei dolori.
Le compresse vanno masticate o sciolte lentamente in bocca. Non superare le dosi consigliate.
Controindicazioni
Ipersensibilità ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Controindicato in età pediatrica.
Forme gravi di Insufficienza renale.
Avvertenze
Dopo breve periodo di trattamento senza risultato apprezzabile consultare il medico.
L'idrossido di magnesio ed altri sali di magnesio possono causare in pazienti con insufficienza renale depressione del sistema nervoso centrale ed altri sintomi di ipermagnesiemia. Nei pazienti con insufficienza renale i livelli plasmatici di alluminio e magnesio tendono ad aumentare. In questi pazienti, lunghe esposizioni ad alte dosi di sali di alluminio e magnesio possono condurre a encefalopatie, demenza, anemia microcitica o al peggioramento di osteomalacia da dialisi.
In questi pazienti deve essere evitato l’uso prolungato del medicinale. L'idrossido di alluminio tende a modificare la biodisponibilità della tetraciclina riducendone l'assorbimento a livello gastroenterico.
Bisogna tenere presente che gli antacidi potrebbero mascherare i sintomi dovuti a sanguinamento interno secondario a trattamento con medicinali antinfiammatori.
Come altri prodotti a base di alluminio, il medicinale può avere un effetto astringente e causare costipazione. Ad alte dosi può causare ostruzione intestinale.
In caso di diete povere di fosforo, tenere presente che l’alluminio idrossido può causare carenza di fosforo (ipofosfatemia).
L’alluminio idrossido potrebbe non essere sicuro in pazienti affetti da porfiria sottoposti ad emodialisi.
Le compresse contengono saccarosio: di ciò si tenga conto in pazienti diabetici o in pazienti che seguano regimi dietetici ipocalorici.
Per la presenza di saccarosio i pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio, di malassorbimento di glucosio-galattosio o di insufficienza di saccarosio isomaltasi non devono assumere Anacidol.
Interazioni
L’uso contemporaneo di chinidina può determinare l’aumento dei livelli di chinidina nel siero e portare a sovradosaggio di chinidina.
L’utilizzo contemporaneo di alluminio idrossido e citrati può portare and un aumento dei livelli di alluminio, particolarmente nei pazienti con insufficienza renale.
L'idrossido di alluminio tende a modificare la biodisponibilità della tetraciclina riducendone l'assorbimento a livello gastroenterico.
L’uso di antiacidi contenenti alluminio può ridurre l’assorbimento di H2- antagonisti, atenololo, clorochina, tetracicline, diflunisal, digoxina, bisfosfonati, etambutolo, fluorochinoloni, fluoruro di sodio, glucocorticoidi, indometacina, isoniazide, kayexalate, ketoconazolo, lincosamidi, metoprololo, neurolettici fenotiazinici, penicillamine, propranololo, sali di ferro.
Lasciar trascorrere almeno due ore (4 per i fluorochinoloni), prima di assumere Anacidol per evitare l’interazione con gli altri farmaci.
Gravidanza
ll medicinale deve essere usato solo in caso di necessità, sotto il diretto controllo del medico, dopo aver valutato il beneficio atteso per la madre in rapporto al possibile rischio per il feto o per il lattante.
Effetti sulla guida
Il farmaco non interferisce sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari.
Effetti indesiderati
Occasionalmente, in seguito ad uso eccessivo, possono presentarsi diarrea o costipazione.
Sovradosaggio
I casi di sovradosaggio con sali di alluminio si possono verificare più facilmente nei pazienti con insufficienza renale grave cronica con sintomi seguenti: encefalopatia, convulsioni e demenza. Come in tutti i casi di sovradosaggio, il trattamento deve essere sintomatico, adottando misure di supporto generiche.