Nirolex raffreddore infl

Principio attivo: Paracetamolo+pseudoefedrina Cloridrato
Confezione: 8 Cpr
Forma Farmaceutica: Compresse Effervescenti
Gruppo Terapeutico: Analgesici Antipiretici
Casa Farmaceutica: Almus Srl
Prezzo: €.  6.20

Indicazioni

Trattamento dei sintomi del raffreddore e dell’influenza.


Modo d'uso


Adulti e ragazzi di età superiore a 12 anni: 1 compressa effervescente, 2-3 volte al giorno. Sciogliere la compressa in un bicchiere d’acqua e bere immediatamente la soluzione ottenuta.
Bambini: Nirolex Raffreddore e Influenza non è raccomandato nei bambini al di sotto dei 12 anni (vedere paragrafo 4.3 “Controìndìcazìonì”)


Controindicazioni


Ipersensibilità ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
Gravidanza ed allattamento (vedere paragrafo 4.6).
Bambini di età inferiore ai 12 anni.
Pazienti con manifesta insufficienza della glucosio-6-fosfato deidrogenasi.
Soggetti affetti da una forma grave delle seguenti malattie:
-malattia coronarica (angina, precedente infarto);
-ipertensione;
-aritmie;
-insufficienza epatica;
-insufficienza renale;
-ipertiroidismo;
-asma;
-diabete;
-disturbi della minzione causati da ipertrofia prostatica o da altre patologie;
-glaucoma;
-anemia emolitica.
Soggetti che sono in trattamento con inibitori della monoamino ossidasi o che hanno interrotto questo trattamento da meno di due settimane (vedere paragrafo 4.5 “Interazìonì con altrì medìcìnalì e altre forme dì ìnterazìone”).


Avvertenze


Durante il trattamento con Nirolex Raffreddore e Influenza prima di assumere qualsiasi altro medicinale controllare che non contenga paracetamolo, poiché, se questo principio attivo è assunto in dosi elevate, si possono verificare gravi reazioni avverse.
Il rischio di gravi effetti indesiderati è aumentato anche quando il paracetamolo è assunto insieme ad altri analgesici antipiretici; deve pertanto essere evitato l’uso contemporaneo di questo tipo di medicinali.
Il medicinale va usato con cautela nei soggetti affetti da una forma lieve/moderata delle seguenti malattie:
malattia coronarica (angina);
ipertensione;
aritmie;
insufficienza epatica;
insufficienza renale;
ipertiroidismo;
asma;
diabete;
disturbi della minzione causati da ipertrofia prostatica o da altre patologie;
glaucoma;
anemia emolitica.
I pazienti che assumono paracetamolo devono evitare l’uso di bevande alcoliche perché l’alcool aumenta il rischio di danno epatico.
Nel corso di terapia con anticoagulanti orali si consiglia di ridurre le dosi.
Il paziente deve essere avvertito della necessità di consultare il medico se è già in trattamento con altri medicinali.
Non somministrare per oltre tre giorni consecutivi senza consultare il medico.
Informazioni importanti su alcuni eccipienti
Nirolex Raffreddore e Influenza 500 mg/60 mg compresse effervescenti contiene:
sorbitolo: i pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio, non devono assumere questo medicinale.
aspartame come fonte di fenilalanina, pertanto può essere dannoso per i soggetti affetti da fenilchetonuria.
324 mg di sodio (14 mmol) per compressa. Di ciò devono tenere conto i pazienti con ridotta funzionalità renale o in dieta iposodica.


Interazioni


Interazioni relative al paracetamolo
Usare con estrema cautela e sotto stretto controllo durante il trattamento cronico con farmaci che possono determinare l’induzione delle monossigenasi epatiche o in caso di esposizione a sostanze che possono avere tale effetto (per esempio: rifampicina, cimetidina, ranitidina, antiepilettici quali glutetimide, fenobarbital, carbamazepina).
La somministrazione di paracetamolo può interferire con la determinazione della uricemia (mediante il metodo dell’acido fosfotungstico) e con quella della glicemia (mediante il metodo della glucosio- ossidasi-perossidasi).
Interazioni relative alla pseudoefedrina
Per la gravità delle possibili reazioni è controindicata la contemporanea somministrazione di pseudoefedrina e di:
inibitori della monoamino ossidasi (IMAO) (vedere “Controindicazioni”)
L’uso concomitante di pseudoefedrina e di IMAO può scatenare una grave crisi ipertensiva (ipertensione, iperpiressia, cefalea).
È controindicato l’uso di pseudoefedrina anche nei pazienti che hanno interrotto il trattamento con IMAO da meno di due settimane.
Per i possibili effetti causati dalla loro interazione, l’associazione della pseudoefedrina con alcuni medicinali è possibile solo sotto stretto controllo del medico che ne valuterà il rapporto rischio/beneficio nel singolo caso. In particolare, usare Nirolex Raffreddore e Influenza solo sotto stretto controllo del medico quando si è già in terapia con uno di questi medicinali:
metildopa: riduzione dell’effetto antipertensivo della metildopa;
midodrina: aumento dell’effetto ipertensivo della midodrina.
A causa della presenza di pseudoefedrina, evitare l'associazione con altri simpaticomimetici (rischio di episodi ipertensivi) o con guanetidina (annullamento dell'effetto antiipertensivo).


Gravidanza


Nirolex Raffreddore e Influenza è controindicato in gravidanza, accertata o presunta, e durante l’allattamento.


Effetti sulla guida


Normalmente l'assunzione del prodotto non altera la capacità di guida né l'uso di altri macchinari.


Effetti indesiderati


Effetti indesiderati dovuti al paracetamolo
Con l'uso di paracetamolo sono state segnalate reazioni cutanee di vario tipo e gravità inclusi casi di eritema multiforme, sindrome di Stevens Johnson e necrolisi epidermica.
Sempre con il paracetamolo, sono state segnalate reazioni di ipersensibilità quali ad esempio angioedema, edema della laringe, shock anafilattico. Inoltre sono stati segnalati i seguenti effetti indesiderati: trombocitopenia, leucopenia, anemia, agranulocitosi, alterazioni della funzionalità epatica ed epatiti, alterazioni a carico del rene (insufficienza renale acuta, nefrite interstiziale, ematuria, anuria) reazioni gastrointestinali e vertigini.
In caso di iperdosaggio il paracetamolo può provocare citolisi epatica che può evolvere verso la necrosi massiva ed irreversibile.
Effetti indesiderati dovuti alla pseudoefedrina
La pseudoefedrina cloridrato può causare vertigini, mal di testa, nausea, vomito, sudorazione, sete, tachicardia, dolore precordiale, palpitazioni, difficoltà ad urinare, debolezza muscolare e tremori, ansia, agitazione, insonnia, ipertensione, secchezza della bocca, midriasi e problemi gastrici. Si possono verificare aritmie ventricolari. Nei pazienti con ipertrofia prostatica possono verificarsi casi di ritenzione urinaria.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.


Sovradosaggio


Paracetamolo
Nell’adulto il dosaggio massimo giornaliero di paracetamolo è di 4 g; al di sopra di questo limite esiste un rischio di epatotossicità dose-dipendente.
Una dose di 10-15 g (20-30 compresse) o 150 mg/kg di paracetamolo assunti nell’arco di 24 ore possono causare necrosi epatocellulare grave e, molto meno frequentemente, necrosi tubulare renale. Nausea e vomito, gli unici segni precoci di intossicazione, di solito scompaiono entro 24 ore. La persistenza oltre questo tempo, spesso associata a dolore sottocostale al fianco destro e iperestesia, può indicare lo sviluppo di necrosi epatica.
Il danno epatico è massimo 3-4 giorni dopo l’ingestione e può portare a encefalopatia, emorragia, ipoglicemia, edema cerebrale e morte.
Perciò, nonostante la mancanza di sintomi precoci significativi, i pazienti che hanno assunto un sovradosaggio di paracetamolo dovrebbero essere trasferiti d’urgenza in ospedale.
La somministrazione di carbone attivato dovrebbe essere presa in considerazione se si pensa che il paracetamolo sia stato assunto entro l’ultima ora in quantità superiore a 150 mg/kg o 12 g (considerare comunque il limite inferiore).
L’acetilcisteina protegge il fegato se somministrata per infusione entro 24 ore dall’ingestione di paracetamolo.
Pseudoefedrina
I segni/sintomi più comuni del sovradosaggio da pseudoefedrina includono: midriasi, tachicardia, ipertensione, agitazione/ansia, aritmia sinusale, allucinazioni, tremori/iperreflessia, vomito; meno frequentemente si osserva: iperglicemia, rabdomiolisi, insufficienza renale acuta.
La maggior parte dei pazienti richiede solo un breve periodo di osservazione in ospedale; un trattamento farmacologico è richiesto nei casi più gravi (e.g. aritmie, crisi ipertensiva, convulsioni).


Glutine
Assente
Lattosio
Assente