Actigrip

Principio attivo: Pseudoefedrina+triprolidina+paracetamolo
Confezione: 12 Cpr
Forma Farmaceutica: Compresse
Gruppo Terapeutico: Otorinolaring. Rinolog.
Casa Farmaceutica: Johnson & Johnson Spa
Prezzo: €.  9.52

Indicazioni

Trattamento dei sintomi dell’influenza e delle affezioni congestizie delle prime vie respiratorie.


Modo d'uso


Posologia
Adulti: una compressa 2 - 3 volte al giorno, per un massimo di 5 giorni di terapia.
Popolazione pediatrica (ragazzi al di sopra dei 12 anni fino a 18 anni): una compressa 2 - 3 volte al giorno, per un massimo di 3 giorni di terapia.
Non superare le dosi consigliate; in particolare i pazienti anziani dovranno attenersi ai dosaggi minimi sopra indicati.
Modo di somministrazione
Assumere le compresse per via orale. L’assunzione del farmaco deve avvenire a stomaco pieno.


Controindicazioni


Ipersensibilità ai principi attivi, ad altri antistaminici o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Bambini di età inferiore ai 12 anni.
Durante la gravidanza e l’allattamento (vedere paragrafo 4.6).
Pazienti in trattamento con inibitori delle monoaminossidasi (IMAO) o nelle due settimane successive a tale trattamento. In tali casi l’uso concomitante di Actigrip può causare un aumento
della pressione sanguigna o crisi ipertensive (vedere paragrafo 4.5) e nella terapia delle affezioni delle basse vie respiratorie, compresa l’asma bronchiale.
L’associazione con farmaci simpaticomimetici indiretti, alfa simpatico mimetici (per via orale e/o
nasale) (vedere paragrafo 4.5 Interazìonì con altrì medìcìnalì ed altre forme d’ìnterazìone).
Per i suoi effetti anticolinergici non utilizzare in caso di glaucoma, nell’ipertrofia prostatica, nell’ostruzione del collo vescicale, nelle stenosi piloriche e duodenali o di altri tratti dell’apparato gastroenterico ed urogenitale.
Pazienti con preesistenti malattie cardiovascolari, in particolare quelli con malattie coronariche,
ipertensione e patologie tiroidee.
In pazienti con storia di ictus o che presentano fattori di rischio per l'ictus, a causa dell’attività alfa-simpaticomimetica del vasocostrittore,
Epilessia.
Diabete.
Gravi affezioni epatiche e renali.
I medicinali a base di paracetamolo sono controindicati nei pazienti con manifesta insufficienza della glucosio-6-fosfato deidrogenasi ed in quelli affetti da grave anemia emolitica.
Grave insufficienza epatocellulare.


Avvertenze


L’uso di Actigrip deve essere evitato se si sta già utilizzando qualsiasi altro medicinale contentente paracetamolo.
, I soggetti che soffrono di alcolismo devono rivolgersi al proprio medico prima di assumere paracetamolo.
I pazienti con malattie epatiche devono consultare il medico prima di assumere Actigrip.
I pazienti con emicrania trattati con vasocostrittori alcaloidi ergotaminici devono consultare il medico prima di assumere Actigrip (vedere paragrafo 4.5).
Nei pazienti trattati con paracetamolo, sono state riportate molto raramente gravi reazioni cutanee come pustolosi esantematica acuta generalizzata (PEAG), sindrome di Stevens-Johnson (SJS) e necrolisi epidermica tossica (TEN). I pazienti devono essere informati sui segni delle reazioni cutanee serie e l’uso deve essere interrotto ai primi segni di comparsa di rash cutaneo o qualsiasi altro segno di ipersensibilità.
Nelle prime fasi della terapia i pazienti sembrano essere a piu alto rischio: l'insorgenza della reazione si verifica nella maggior parte dei casi nelle prime fasi del trattamento.
Se la febbre persiste per più di tre giorni oppure se i sintomi non migliorano o ne compaiono altri entro cinque giorni oppure sono accompagnati da febbre elevata, esantema, quantità eccessiva di muco e tosse persistente, consultare il medico prima di continuare la somministrazione.
Per la presenza di pseudoefedrina, i pazienti devono essere informati che il trattamento deve essere interrotto in caso insorgano: ipertensione, tachicardia, palpitazioni o aritmia cardiaca, nausea o eventuali segni neurologici (come comparsa o esacerbazione di mal di testa).
L’uso degli antistaminici può mascherare i primi segni di ototossicità di certi antibiotici.
Ai pazienti con patologie respiratorie quali enfisema e bronchite cronica deve essere consigliato di consultare un medico prima di utilizzare triprolidina.
Può causare sonnolenza (vedere paragrafo 4.8)
La triprolidina può aumentare gli effetti sedativi di sostanze che deprimono il sistema nervoso centrale come alcol, sedativi, tranquillanti (vedere paragrafo 4.5). È necessario informare i pazienti che si deve
evitare l’uso di bevande alcoliche durante il trattamento con Actigrip e che è opportuno consultare il medico prima di assumere Actigrip in concomitanza con medicinali che deprimono il sistema nervoso centrale.
I pazienti con ridotta funzionalità renale non devono assumere Actigrip se non consigliato dal medico.
Dosi elevate o prolungate del medicinale possono provocare un’epatopatia ad alto rischio e alterazioni a carico del rene e del sangue anche gravi. In caso di insufficienza renale ed epatocellulare utilizzare solo in caso di effettiva necessità e sotto il diretto controllo medico.
Durante il trattamento con paracetamolo prima di assumere qualsiasi altro farmaco, controllare che non contenga lo stesso principio attivo, poiché se il paracetamolo è assunto in dosi elevate si possono verificare gravi reazioni avverse.
Il sovradosaggio può portare a danno epatico. E’necessaria pertanto un’attenta supervisione medica sia per gli adulti che per i bambini anche se non compaiono segni o sintomi evidenti.
Invitare il paziente a contattare il medico prima di associare qualsiasi altro farmaco (vedere paragrafo 4.5).
È sconsigliabile l’uso del medicinale se il paziente è in trattamento con farmaci antiinfiammatori.
Popolazioni speciali
Consultare il medico per determinare la dose negli anziani per la loro maggiore sensibilità verso il farmaco.
Informazioni importanti su alcuni eccipienti
ACTIGRIP contiene: metile para-idrossibenzoato. Può causare reazioni allergiche (anche ritardate).


Interazioni


Farmaci anticoagulanti (es. warfarin)
L’uso concomitante di paracetamolo con anticoagulanti orali può portare a lievi variazioni dei valori di INR. In questo caso,i pazienti devono chiedere consiglio al medico o al farmacista prima di utilizzare Actigrip se stanno già assumendo farmaci per fluidificare il sangue, come il warfarin o altri derivati cumarinici.
Inibitori delle monoaminossidasi (IMAO)
La pseudoefedrina esercita le sue proprietà di vasocostrittore stimolando i recettori adrenergici e favorendo il rilascio di noradrenalina dai siti neuronali. Poiché gli IMAO ostacolano il metabolismo delle amine simpaticomimetiche aumentando la disponibilità di noradrenalina rilasciabile nel sistema nervoso, possono potenziare l'effetto pressorio della pseudoefedrina. In letteratura sono stati riportati casi di crisi ipertensive acute dovuti all’uso concomitante di IMAO e amine simpaticomimetiche.
Sostanze che deprimono il SNC (Alcol, sedativi, tranquillanti)
Il medicinale può interagire con alcool, antidepressivi triciclici, neurolettici od altri farmaci ad azione depressiva sul sistema nervoso centrale come barbiturici, sedativi, tranquillanti, ipnotici che non vanno assunti durante la terapia.
Correlate alla presenza di pseudoefedrina, sono controindicate le associazioni con simpaticomimetici indiretti (efedrina, metilfenidato, fenilefrina) e alfa simpaticomimetici per via orale e/o nasale (nafazolina, ossimetazolina, fenilefrina, tetrizolina, tramazolina, tuaminoeptano), per il possibile rischio di vasocostrizione e/o crisi ipertensiva (vedere paragrafo 4.3 “Controìndìcazìonì").
La somministrazione concomitante di alcaloidi dopaminergici dell'ergot (bromocriptina, cabergolina, lisuride, pergolide) e alcaloidi vasocostrittori dell'ergot (diidroergotamina, ergotamina, metilergometrina) può indurre vasocostrizione e/o crisi ipertensiva.
Ugualmente non dovrebbero essere assunti contemporaneamente ad ACTIGRIP, potendo causare significative interazioni, antipertensivi, ipoglicemizzanti orali, metoclopramide, altre sostanze ad azione anticolinergica.
Associazioni che richiedono precauzioni per l'uso
Gas anestetici alogenati: rischio di crisi ipertensiva perioperatoria. E’ consigliabile interrompere il trattamento con ACTIGRIP qualche giorno prima di un intervento chirurgico programmato,
Il furazolidone causa progressiva inibizione delle monoaminossidasi, per cui non va assunto contemporaneamente ad ACTIGRIP.
L’effetto degli antipertensivi che interferiscono con l’attività del simpatico (per es. metildopa, alfa e betabloccanti, debrisochina, guanetidina, betanidina e bretilio) può essere parzialmente annullato da ACTIGRIP, che pertanto, anche in questo caso, non va contemporaneamente assunto.
L’ingestione abituale di farmaci anticonvulsivanti o di contraccettivi orali può, con un meccanismo di induzione enzimatica, accelerare il metabolismo del paracetamolo.
Usare con estrema cautela e sotto stretto controllo durante il trattamento cronico con farmaci che possono determinare l’induzione delle monossigenasi epatiche o in caso di esposizione a sostanze che possono avere tale effetto (per esempio rifampicina, cimetidina, antiepilettici quali glutetimmide, fenobarbital, carbamazepina).
La somministrazione di paracetamolo può interferire con la determinazione della uricemia (mediante il metodo dell'acido fosfotungstico) e con quella della glicemia (mediante il metodo della glucosio- ossidasi-perossidasi).


Gravidanza


ACTIGRIP è controindicato durante la gravidanza e l’allattamento.


Effetti sulla guida


Alle comuni dosi terapeutiche gli antistaminici presentano reazioni secondarie assai variabili da soggetto a soggetto e da composto a composto. L’effetto secondario più frequente è la sedazione che può manifestarsi con sonnolenza, di ciò debbono essere avvertiti coloro che possono condurre autoveicoli o attendere ad operazioni che richiedono integrità del grado di vigilanza.


Effetti indesiderati


Dati provenienti da trial clinici
Non sono disponibili dati sufficienti a riportare le reazioni avverse di studi randomizzati controllati con placebo per la combinazione di parcetamolo, pseudoefedrina e triprolidina.
Di seguito sono riportate le reazioni avverse segnalate con una frequenza =1%, individuate in studi randomizzati controllati con placebo:
con formulazioni contenenti pseudofedrina come singola sostanza attiva: bocca secca, nausea, capogiro, insonnia e nervosismo.
con formulazioni contenenti paracetamolo e pseudoefedrina: nervosismo
Dati provenienti dall’esperienza post-marketing
Di seguito vengono riportati gli eventi avversi identificati durante l’esperienza post marketing con paracetamolo, pseudoefedrina, la combinazione di pseudoefedrina e triprolidina, la combinazione di pseudoefedrina e paracetamolo o la combinazione di paracetamolo, pseudoefedrina e triprolidina.
Le reazioni avverse sono riportate in Tabella 1 secondo le categorie di frequenza che utilizzano la seguente convenzione:
Molto comune (? 1/10); Comune (? 1/100, <1/10);
Non comune (? 1/1.000, < 1/100); Raro (? 1/10, 000, <1 / 1.000);
Molto raro (<1/10.000);
Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).

*un leggero aumento dei livelli di transaminasi può verificarsi in alcuni pazienti che assumono dosaggi raccomandati di paracetamolo. Questi casi non sono accompagnati da insufficienza epatica e generalmente si risolvono con il proseguimento o la sospensione della terapia con paracetamolo.
Actigrip può causare inoltre:
Patologie del sistema nervoso: convulsioni, sonnolenza, tremori, eccitazione, vertigini, cefalea (specie negli anziani);
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: angioedema,eruzione cutanea, fotosensibilizzazione, reazioni cutanee gravi, inclusi casi di eritema multiforme, sindrome di Stevens Johnson e necrolisi epidermica tossica;
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione: astenia, sudorazione; Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche: iperviscosità delle secrezioni bronchiali aumentate;
Patologie gastrointestinali: bocca secca, fastidio addominale , stipsi, nausea, vomito, diarrea;
Disturbi psichiatrici: insonnia, euforia;
Patologie cardiache: extrasistole, tachicardia, ipotensione (specie negli anziani);
Patologie del sistema immunitario: reazioni di ipersensibilità, edema della laringe, reazione anafilattica;
Patologie del sistema emolinfopoietico: trombocitopenia, leucopenia, neutropenia, anemia, agranulocitosi;
Patologie epatobiliari:disturbi della funzionalità epatica, epatiti;
Patologie renali e urinarie: ritenzione urinaria,alterazioni a carico del rene, insufficienza renale acuta, nefrite interstiziale, ematuria, anuria.
Patologie dell’occhio: attacco acuto di glaucoma ad angolo chiuso, midriasi, visione offuscata
In casi isolati, si è verificato ictus emorragico in pazienti che hanno utilizzato farmaci contenenti pseudoefedrina. In particolare, questi incidenti cerebrovascolari si sono verificati durante sovradosaggio, uso improprio e/o in pazienti con fattori di rischio vascolare.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo: www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.


Sovradosaggio


In caso di sovradosaggio si osservano in genere spiccati effetti depressivi o stimolanti sul sistema nervoso centrale, sonnolenza, letargia, depressione respiratoria, ipertensione, irritabilità, convulsioni. Nei bambini l’azione dominante è quella eccitante con accentuati tremori, insonnia, iperattività e convulsioni.
Pallore, anoressia, nausea e vomito sono di frequente i primi segni del sovradosaggio del paracetamolo. La necrosi epatica è una complicazione correlata al sovradosaggio di paracetamolo. Gli enzimi epatici possono diventare elevati ed il tempo di protrombina prolungato in un tempo compreso tra le 12 e le 48 ore ma i segni clinici possono non manifestarsi fino al 6° giorno dall’ingestione.
L’alcool può potenziare l’epatossicità del sovradosaggio di paracetamolo e potrebbe aver contribuito a determinare una pancreatite acuta in un paziente che aveva assunto quantità eccessive di paracetamolo. In caso di iperdosaggio, il paracetamolo, contenuto in ACTIGRIP, può provocare citolisi epatica e può evolvere verso la necrosi massiva e irreversibile.
Gestione
Trasferimento immediato del paziente in ospedale.
Prelievo di un campione di plasma per determinare il dosaggio iniziale di paracetamolo.
Evacuazione rapida del prodotto ingerito tramite lavanda gastrica.
Acidificare le urine somministrando cloruro di ammonio (per incrementare l'eliminazione di pseudoefedrina).
Di solito il trattamento del sovradosaggio comprende la somministrazione nel più breve tempo possibile dell’antidoto N-acetilcisteina per via endovenosa o per via orale e, se possibile, prima della decima ora.
Trattamento sintomatico.


Glutine
Presente
Lattosio
Assente